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L'orologio biologico ticchetta anche per gli uomini, ....e io comincio a preoccuparmi!

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Luxord@
view post Posted on 16/11/2006, 15:44




L’orologio biologico non ticchetta più solo per le donne; l’impietoso scorrere del tempo ha effetto anche sulla fertilità e sulla vita sessuale degli uomini . La riduzione della concentrazione di testosterone nel sangue, che dai trent'anni diminuisce dell’un per cento all’anno, è responsabile del raddoppio della probabilità di non essere fertili se si superano i 35 anni. Inoltre l’età paterna, tradizionalmente considerata meno rilevante rispetto a quella materna, è altrettanto importante: la qualità genetica dello sperma, la motilità degli spermatozoi, le disfunzioni erettili sono tutti fattori influenzati negativamente dall’aumento dell’età.

Questi elementi aumentano il rischio di avere progenie affetta da disturbi quali l’autismo, la schizofrenia e la sindrome di Down, come si sostiene sull’ultimo numero della rivista Journal of the American Medical Association, interamente dedicato alla salute maschile.
"Le donne, se over 30, non dovrebbero più essere viste come le sole responsabili dell’infertilità", ammonisce il commento del JAMA.

Anche gli uomini sono soggetti all’azione dell’orologio biologico e dopo i 30 anni si comincia a parlare di andropausa, per riferirsi alla diminuzione della concentrazione di testosterone nel sangue, con un termine mutuato da 'menopausa'; tuttavia questo termine non è corretto. Negli uomini infatti, a differenza delle donne, non vi è un brusco calo ormonale ma una progressiva diminuzione della produzione di testosterone. Sarebbe più corretto parlare di "ipogonadismo sintomatico".

L’ipogonadismo oltre che sulla salute riproduttiva incide anche su altri disturbi: sia il diabete di tipo due che la sindrome metabolica sono correlati con la diminuzione di testosterone. La riduzione dell’ormone sembra correlata anche, negli uomini over 50, con l’insorgenza di malattie cardiovascolari, depressione e iperplasia prostatica.

Alla luce di questi dati sono in aumento le terapie che prevedono la somministrazione esogena di testosterone. Nel 2005 nei soli Stati Uniti sono stati prescritti 2,3 milioni di sostanze contenenti testosterone, secondo i dati forniti da un rapporto dell’IMS Health Inc. Questi numeri testimoniano come vi sia stato il 50 per cento di incremento delle vendite dal 2001 e il 210 per cento dal 1999.

Questo enorme aumento non è senza rischi: un uso indiscriminato di prodotti che innalzino i livelli di testosterone porta a dislipidemia, infertilità, problemi nella coagulazione del sangue. Secondo i firmatari del commento questo aumento è stato causato, almeno negli Stati Uniti, da un’eccessiva medicalizzazione dei problemi correlati con la diminuzione dei livelli di testosterone a cui ha fatto seguito una prescrizione eccessiva di terapia ormonale integrativa.

Per trovare un equilibrio il primo e più importante passo è comprendere a fondo gli effetti fisiologici dell’ipogonadismo sintomatico.

Notizia presa da Yahoo!
 
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lady devil
view post Posted on 16/11/2006, 15:51




bhuauauaau Anche tu predni gli articoli da yahoo?? Bravo bravo XDXD
 
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Luxord@
view post Posted on 16/11/2006, 16:45




Grazie........anche se la mia preoccupazione è reale, io tra dieci anni ne avrò trenta, e la cosa non mi piace affatto!
 
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2 replies since 16/11/2006, 15:44   154 views
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