BAGHDAD (Reuters) - Saddam Hussein è stato condannato a morte per impiccagione da un tribunale iracheno appoggiato dagli Usa che lo ha ritenuto colpevole di crimini contro l'umanità.
Il deposto presidente, visibilmente scosso, ha urlato "Allah Akbar!" (Dio è il più Grande) e "Lunga vita alla nazione!".
L'alto tribunale iracheno ha anche condannato a morte l'alto giudice Awad Hamed al-Bander e il fratellastro di Saddam ed ex capo dell'intelligence Barzan Ibrahim al-Tikriti . L'ex vice presidente iracheno Taha Yassin Ramadan, invece, è stato condannato all'ergastolo.
Gli imputati sono stati condannati per l'uccisione di 148 abitanti del villaggio sciita di Dujail, sterminati dopo il fallimento di un attentato contro l'ex dittatore Saddam avvenuto nel 1982.
Poco dopo la pubblicazione del verdetto, in due quartieri a maggioranza sunnita della capitale si sono verificati scontri fra soldati delle forze irachene e americane da una parte e militanti armati dall'altra.
La popolazione sciita, invece, che dopo anni di repressione sotto il regime di Saddam ora controlla il potere, si è riversata nelle strade per festeggiare la condanna dell'ex Rais.
Alcuni colpi di mortaio sono stati sparati contro due quartieri causando la morte di cinque persone, secondo quanto riferito dalla polizia.
Il primo ministro iracheno Nuri al-Maliki è apparso in televisione per legge un messaggio alla nazione in cui ha detto che Saddam "ha avuto la punizione che meritava".
I leader sunniti, per contrasto, hanno mantenuto un silenzioso riserbo e non hanno neanche commentato la notizia.
Sia la condanna a morte che quella all'ergastolo danno automaticamente la possibilità di ricorrere in appello contro la sentenza, ritardando così i tempi dell'esecuzione di vari mesi.
Condannandolo a morte per impiccagione, la corte ha deciso di ignorare la richiesta espressa dal dittatore di essere giustiziato da un plotone di esecuzione piuttosto che morire con una corda al collo.
Dopo 45 minuti di udienza, il presidente della corte Abdul Rahman ha aggiornato la seduta.
A sottolineare la profonda spaccatura settaria che caratterizza il paese in questo momento, si sono osservate le reazioni del quartiere sciita di Sadr City a Baghdad, dove i giovani hanno esultato alla notizia della condanna a morte di Saddam, mentre nella città di Tikrit, cuore del territorio a maggioranza sunnita, la gente si è riversata in strada inneggiando vecchie canzoni del partito Baathista come "Saddam, siamo pronti a dare il nostro sangue per te".
La polizia ha dichiarato che una donna è stata uccisa e dieci persone sono rimaste ferite a causa delle raffiche di celebrazione sparate a Baghdad.
Quando i due figli di Saddam furono uccisi da un raid aereo statunitense nel luglio del 2003, la stessa tradizione di sparare in aria in segno per celebrare causò decine di feriti.
Informazioni prese da Yahoo
